
COM’E’ IL GEMELLI?
Alle 20.37 del 20 Maggio il Sole da poco addormentato, entra nel regno dei Gemelli. Dopo “io sono fiero di essere Ariete” e “tu appartieni a me” del Toro, i Gemelli dicono: “ora parlo io”!!
LUI E’ COSI’
Incontro un mio amico che non vedevo da anni, dai tempi della scuola quando frequentavamo il liceo classico. Allora sembrava non studiasse mai, ma sapeva sempre tutto!! Forse, tra una chiacchiera e l’altra, stava attento a quello che dicevano i professori. Mi ricordo che era pronto alla battuta, sempre molto allegro e scanzonato con la passione della musica. Aveva dita molto snelle e lunghe e per questo suonava il pianoforte.
Oggi lo vedo arrivare spedito e noto che è cambiato pochissimo, agile come sempre, magro come sempre, in ottima forma, anzi in lui il passare del tempo non si nota quasi per niente.
“Ciao come stai, dico io, che bello rivederti dopo tanto tempo!!” “Ciao, ma sei veramente tu?? Ti trovo bene!! Peccato, non avevo il tuo numero di cellulare, altrimenti ti avrei chiamato io!! Sai, sono ancora in contatto con quasi tutti i compagni di scuola e ogni tanto ci ritroviamo”.
Dopo una conversazione dove lui ha tenuto banco, raccontandomi un milione di cose e salutando nel frattempo duemila persone, gli chiedo di che segno è, anche se dentro di me so già che è una domanda inutile. Conoscendo il suo spirito brillante, il gusto della battuta, la sua voglia di esibirsi, il suo argento vivo e la capacità di usare le parole come un giocoliere, è chiaro che sia nato sotto il segno dei Gemelli. Me lo conferma e aggiunge che ha un fratello gemello. Dice di essere appassionato di astrologia e che anche lui si è dedicato un tempo alla lettura degli astri, ma poi non ha continuato…
Guardandolo bene, vedo ancora che quando ride ha gli occhi che si chiudono, tanto da sembrare un “cinesino”, sono occhi attenti e in continuo movimento.
Il suo atteggiamento è quello da eterno ragazzo, noto il suo guardarsi sempre intorno e l’abbigliamento sportivo e giovanile: jeans, maglietta con una scritta e snickers. Nel frattempo continua a guardare l’iphone ultimo modello e a mandare messaggi. “Sai ho cento lavori da seguire, per cui scusami se ogni tanto (sempre) guardo il telefono”… “Mi sembra di non poter stare dietro a tutto e questo mi rende nervoso. A volte sono proprio una corda di violino, un elastico tirato”.
“Hai famiglia?” Chiedo io, un po’ indiscretamente. “ Beh, ho avuto più storie, a volte anche in contemporanea. Una donna deve saper conquistare prima il mio cervello e poi il mio cuore, ma il fatto è che mi stufo subito. So di essere incostante e poi
in verità mi piace stare libero e non avere la responsabilità di altre persone.”
“Scusa ora devo proprio scappare, ma teniamoci in contatto, anzi ti chiamo io” e velocemente prende la bicicletta, mi saluta e se ne va….