
MISTER INVERNO, IL CAPRICORNO…
Il 21 Dicembre il Sole inizia a riflettersi sulla dura roccia del segno del Capricorno inaugurando così il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno.
Il Capricorno è un segno di Terra governato dal severo Saturno pianeta che simboleggia il rigore, i limiti, l’autocontrollo razionale, la logica, il calcolo, le restrizioni, l’ambizione e il potere. Saturno è anche il Signore del tempo e del ritorno al passato. Può essere dunque il Capricorno un personaggio spensierato? Il secondo pianeta dominante è però Urano un pianeta pragmatico, decisionale, dinamico, attivo e molto freddo. L’altra faccia di Urano è la trasgressione, il bisogno di libertà ed indipendenza…Urano è un rivoluzionario, un Che Guevara, è un progressista, uno che guarda al futuro…Per cui il Capricorno può essere un serio lupo solitario, un personaggio in giacca e cravatta, ma può essere anche molto altro…Un esempio? Adriano Celentano o David Bowie o Jim Carrey….. vi sembrano Capricorno? Chiaramente hanno caratteristiche uraniane, Urano è il pianeta che simboleggia la musica, il cinema… Il nesso comune è il dono della logica, della concretezza, della tenacia e dell’ambizione armi con cui il Capricorno si fa strada nella vita. Ed una volta che il Capricorno ottiene il potere e sale sul podio, non lo molla più!! Saturno, come un marchio di garanzia, garantisce durata!!
Ma sebbene il successo sia duraturo, per un Capricorno l’ascesa non è certo veloce anzi, anche se non è una regola, spesso arriva alla vetta o si realizza addirittura nella terza parte della vita, da anziano. Una curiosità è che spesso il Capricorno si ritrova i capelli grigi in giovane età… Quasi tutti i Capricorno nell’infanzia si sono sentiti dei piccoli Calimero, forse perché non sono stati viziati e coccolati, forse perché hanno avuto un padre ultra severo, forse perché ha avuto genitori anziani o con una mentalità antica e conservatrice, forse perché sono rimasti orfani o si sono sentito orfani…Oppure sono stati affidati e cresciuti dai nonni o da persone incapaci di dare affetto, o sono stati educati da un’insegnante particolarmente esigente ed inflessibile….Vale a dire, la loro base educativa è stata assolutamente austera. Il bambino Capricorno, in genere viene subito responsabilizzato, schiacciato dal peso dell’autorità o dai problemi familiari ed indirizzato verso il lavoro, cosa sacra per i genitori. Immediatamente capisce che la vita va guadagnata, che nessuno da’ niente per niente e che gli obblighi, i doveri e le responsabilità devono essere anteposti ai piaceri e ai divertimenti. Bisogna conquistarsi tutto a duro prezzo, anche la felicità. Ma tutto ciò è allo stesso tempo il trampolino di lancio del Capricorno. Questa sua motivazione complessuale è infatti la molla che lo spinge a non dover più dire “sissignore”, o a non voler rendere più conto a nessuno….Ed è proprio per questa ragione che il Capricorno in genere riesce a far carriera, spesso diventando un number 1. Il suo obiettivo è raggiungere il potere sociale (e non finanziario come lo Scorpione) ed avere autorità. Cerca infatti nel pubblico prestigio la compensazione alle sue frustrazioni e carenze più profonde. La sua proverbiale ambizione nasce dalla necessità di chiarire, specialmente con se stesso, che non è inferiore agli altri e di conseguenza nella vita si comporta come se ci fossero continuamente esami da superare. Ad esempio molti Capricorno sono bassi di statura e spesso ne soffrono, ma proprio per questo cercano di compensare con altre qualità questo loro complesso. Anche se la prima lezione che dovrebbero imparare resta comunque l’amore per loro stessi….
Generalmente, non avendo avuto un’infanzia allegra e genitori concreti e pratici, dediti al lavoro, che gli hanno insegnato che giocare è solo una perdita di tempo, non rimane attaccato al nido, non cerca di rifugiarsi tra le pareti domestiche, ma vuole subito uscirne, cerca di rendersi subito indipendente, in modo da non dover più sottostare alle imposizioni e agli ordini di quella famiglia che lo ha comandato e gli ha fatto credere che la vita è triste. In questo modo si costruisce nell’infanzia una solida corazza che lo possa difendere dagli altri e con questa affronta le battaglie della vita. Diventa un armadillo!! Ma sotto la sua scorza, dietro questa aria austera, vibra un animo molto sensibile, capace di tenerezze e disponibilità straordinarie. Il Capricorno è comprensivo, si può fare in quattro ed è anche insospettabilmente molto divertente ed ironico. E’ anche vero che da persona delicata e gentile può trasformarsi in un essere cinico e glaciale. In effetti se ferito o prevaricato, il Capricorno si può improvvisamente tramutare in una persona spietata e inavvicinabile. Anzi si può stentare nel riconoscere in lui quella persona disponibile che con saggezza ha dispensato consigli e dato sostegno. In pochi secondi può indossare una maschera di gelo e diventare capace di tagliare con un colpo di accetta quei rami che per lui sono diventati ormai troppo secchi. La durezza è infatti quell’arma che il Capricorno usa per non soffrire troppo ma che gli serve allo stesso tempo per farsi spazio nella vita, per raggiungere quelle vette innevate e solitarie del Potere assoluto. Questo distacco lo usa per poter dominare gli altri dall’alto e per non farsi prendere dalla compassione, anche se questo suo modo di essere spesso gli aliena le simpatie altrui e lo porta inevitabilmente alla solitudine. Non a caso il Capricorno viene simboleggiato dallo stambecco, un animale solitario che riesce a resistere ad altissime altitudini.
Nella prima parte della sua esistenza, specialmente nel periodo adolescenziale, il Capricorno si trova a disagio con i coetanei perchè il suo segno lo vuole saggio e maturo, già consapevole dei limiti e delle responsabilità, mentre gli amici lo spingono all’entusiasmo, al gioco e alla spensieratezza, cosa che non conosce.
Infatti ad un primo esame la persona del Capricorno appare molto seria e riflessiva, poco disponibile alla conversazione, restia a lasciarsi andare alle confidenze, ma molto concentrata, interessata e attenta a ciò che le si dice. Nei suoi occhi si può notare sempre un leggero velo di malinconia e di assenza, ma se questo succede è perchè le sue riflessioni la portano indietro e lontano nel tempo. Sembra freddo e a tratti distaccato ma questa freddezza, questa distanza emotiva che mantiene all’inizio di una conoscenza, risulta solo una misura precauzionale, un modo di proteggersi.
La persona Capricorno poi è talmente abituata a interagire con figure così rigorose ed autoritarie che fa fatica a relazionarsi con persone più morbide. L’amore è per il Capricorno un impegno talmente serio, unico e raro che proprio per questo non lo affronta mai con leggerezza. L’amore di un Capricorno non si manifesta con un “coup de foudre” ma si sviluppa lentamente ed è duraturo proprio perchè viene costruito dalle fondamenta. Il Capricorno infatti si apre agli altri lentamente, con fatica e diffidenza ma poi resta fedele, costante e affidabile nel tempo. Facendo così cerca di non mettere in pericolo la sua sicurezza con scelte impulsive e decisioni avventate. Erige strutture. Non si lascia andare certo all’intuizione e al fatalismo. Si affida alla ragione, al calcolo, al controllo e all’organizzazione. Deve gestire!! Sa concentrarsi come nessuno, è preciso, ordinato e sa mantenere la parola data. La sua valutazione delle cose è così realista, che questa presa di coscienza lo fa diventare malinconico e pessimista. E’ purtroppo uno dei nativi più a rischio di depressione però, è anche il più longevo…
Il Capricorno evoluto è in definitiva una persona che ha energia e volontà tali da riuscire nella vita, un essere che lotta con grande passione. Un ambizioso nato la cui natura è caratterizzata dall’affermazione dell’io, dalla volontà di potenza e dalla sete di elevazione, il cui carattere è duro come il granito….un esempio? Matteo Renzi….
Il Capricorno inibito è invece completamente bloccato dalla mancanza di fiducia in se stesso, dalla paura di fallire e di non valere. Ha una timidezza che lo paralizza ma che lui maschera mostrandosi sbruffone, menefreghista o finto pigro. Questo tipo di Capricorno è quello che cerca a tutti i costi, ma con mezzi inefficaci la lode del prossimo, il riconoscimento pubblico dei suoi meriti, (che non è altro la ricerca di recuperare quella mancanza di fiducia e di affetto dei genitori) anche se non lo da’ a vedere perchè sembra un Supermen. Sembra un duro, uno smargiasso, uno che non deve chiedere mai, ma invece è solo impacciato.
Il Capricorno somatizza le sue tensioni nelle ossa che rappresentano la nostra struttura, la nostra armatura. Quando il Capricorno mette in discussione le sue convinzioni e i suoi credo può soffrire così di patologie ossee… Il suo punto debole sono soprattutto le ginocchia. Sta male quando non vuole “piegarsi”, obbedire, sottomettersi, cedere, “cadere in ginocchio”…I malesseri del ginocchio destro sono in relazione alla madre e alla donna, quello destro al padre e all’uomo…